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Evoluzione del make-up e della cosmesi dal 1920 ad oggi

I trend make up e di skincare sono in continua evoluzione. Negli anni si sono succeduti cambiamenti di rotta molto importanti. Dalla nascita delle prime case cosmetiche al cosmetico fai da te.

Lo stile, la moda e il cosmetic wearing cambiano in base agli eventi storici, economici e socio-politici.


Ed allora, andiamo ad esplorare i cambiamenti dal 1920 ad oggi!


Anni '20: il rossetto 💄 in stick




Nel 1920 nacquero le prime case cosmetiche e relativi brand che producevano profumi, saponi, creme, ombretti e ciprie, prodotti molto in voga in quegli anni.


Nacque proprio in questi anni anche il classico stick di rosse dei nostri giorni: con applicatore pratico da portare in giro, tant’è che diventò una vera moda applicarlo in pubblico, come il fantastico "puff" di cipria con cui rinfrescare il make-up!


Il rossetto era perlopiù acceso e scuro, la cipria era fatta di polvere di riso, bianca per rendere la pelle candida, l'ombretto era scuro e le sopracciglia venivano rasate e ridisegnate all'in giù per dare uno sguardo languido alle belle ragazze amanti del Charleston.


Alla fine degli anni ’20, contrariamente a poco prima, si scoprì il piacere di una pelle femminile abbronzata, non più espressione di appartenenza a una classe sociale inferiore, ma segno di salute e benessere fisico: Coco Chanel spinse le donne ad abbandonare l’ombrellino che proteggeva la pelle dai raggi solari, a eliminare i guanti e ad accorciare le gonne.


Anni '40: la guerra e la praticità



Negli Anni ’40  tra le molteplici difficoltà dovute allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), vi era quella del reperimento di materie prime e i conseguenti ostacoli nelle produzioni industriali, tra cui i prodotti di bellezza.


Il mondo della cosmesi risentì pienamente della situazione a livello planetario, ma si trovarono ugualmente dei modi per continuare a curare viso e corpo.

Si usava l'olio d’oliva  al posto delle creme idratanti, la vaselina veniva usata sia come rossetto che come mascara, e le vernici naturali presero il posto dello smalto.


Negli Anni ’40, per la prima volta, il make up fu concepito in un modo più “pratico” e pensato per le donne lavoratrici: molte di loro erano infatti impiegate nelle industrie belliche e aeronautiche. I rossetti rossi venivano così utilizzati sia per colorare le labbra che le guance: l’equivalente dei nostri prodotti “multifunzione”.


Le sopracciglia non erano più sottilissime come nel decennio precedente, ma venivano comunque sfoltite e tenute molto in ordine con l’uso della vaselina.


Nonostante le infinite tonalità di rossetto disponibili, ogni giovane donna preferiva il rossetto rosso opaco, abbinato allo smalto dello stesso colore; nasce la cipria compatta.

La donna si fa via via più voluttuosa.


Anni '60: la ricerca dell’eterna giovinezza

L'epoca di Woodstock e di Andy Warhol fanno si che la moda si fissi su un concetto di donna adolescenziale, senza curve, con gambe sottili e ben in vista.


Le aziende cosmetiche seguono il trend della ricerca dell’eterna giovinezza.

Le creme idratanti promettevano miracoli contro i primi segni di invecchiamento cutaneo, cancellare e prevenire le rughe erano le parole d'ordine.

Gli ingredienti utilizzati per questi primi cosmetici dell’era moderna erano: 

  • La glicerina, per la linea Nivea che con la sua crema fluida per tutto il corpo, prometteva idratazione pelle tonica ed elastica;

  • Ingredienti vegetali, come per la linea vegetale Bellidis di Biokosma.

  • Placenta e pappa reale, della linea Harlow dei laboratori scientificidi cosmesi di Genova;

  • Linfa di serpente, un liquido che permette ai serpenti di cambiare pelle, inserito in una crema ispirato all'orientamento di Innoxa.



Le composizioni delle creme si facevano via via sempre piu specifiche e diversificate a seconda del tipo di pelle, dal momentodi applicazione (giorno o sera) e dall'inestetismo.

Nascono le formulazioni per pelli sensibili, acneiche o con macchie e couperose.


Il fondotinta era leggero, per uniformare e dorare la pelle, e fard in gel per non ostruire i pori: l’epidermide non doveva essere coperta del tutto e le lentiggini diventarono un simbolo di libertà.


Contrariamente il make-up, i capelli e le minigonne dovevano catturare lo sguardo.

Capelli cotonati, palpebre colorate con ombretti e linee geometriche, ciglia definite e ben truccate per un effetto occhi da cerbiatto.


Anni '80: colore ovunque



Il make-up diventa performante e a lunga durata grazie alla tecnologia anti-sebo. Questa caratteristica si ottenne utilizzando polveri sferiche cave, in grado di assorbire l’eccesso di sebo e trattenerlo al loro interno.

Colore ovunque nel make up e nei capelli, tonalità vistose, cipria e bronzer compatti “Terracotta”, correttori coprenti e abbastanza pastosi, fondotinta pesanti effetto mascherone, blush color mattone o fucsia sfumati pochissimo in modo da ottenere un effetto volutamente artificioso.

Gli occhi erano i veri protagonisti: ombretti di tutti i colori, accesi e carichi.

Il mascara, sempre abbondante, eyeliner e matita nera. Le sopracciglia venivano lasciate naturali e folte, spesso pettinate verso l’alto e fissate con una lacca.

Le labbra venivano messe volutamente in evidenza con rossetti che spaziavano dal rosso al fucsia, oppure con gloss e trasparenti glitterati per ottenere un effetto “frost


Anni '90: natural look



In questo decennio l'attenzione era rivolta alla pelle e all’idratazione, inoltre, molte donne iniziarono ad utilizzare il botox e filler o la blefaroplastica per ringiovanire lo sguardo.


La pelle appariva più pulita e vestita con fondotinta leggeri, quasi evanescenti, ed opachi che incarnavano perfettamente il concetto di “trucco che cura la pelle”. Sono di questi anni i primi lanci di prodotti di make up che vantano specifiche funzioni cosmetiche, grazie all’inserimento in formula di principi funzionali mirati ed estremamente performanti, primo fra tutti l’Acido Jaluronico.

In parallelo si sviluppava il filone del trucco no transfer, per soddisfare l’esigenza delle donne emancipate e indipendenti, che desiravano avere la certezza di un look impeccabile e prolungato per tutto il giorno.


Il trucco grunge è decisamente più naturale rispetto a quello del decennio precedente, quindi più pulito e senza eccessi, ma comunque intenso e utile a minimizzare le piccole imperfezioni del volto, caratterizzato soprattutto dal marrone, dall’argento e dall’oro.


Particolare attenzione è rivolta al contorno labbra super definito con segni di matita piuttosto marcata.

La matita nera nella rima interna inferiore dell’occhio per uno sguardo più intenso, spesso abbinata a ombretti shimmer o glitterati, soprattutto in crema, che spaziavano dalle varie tonalità del marrone, del bronzo fino al nero, con punti luce argentati o dorati.


Le sopracciglia a cui ispirarsi erano di due diversi tipi: quelle di Pamela Anderson di Baywatch, sottili e a effetto ‘lifting’, e quelle di Madonna, folte e naturali.


Anni 2000: pelle luminosa ed abbronzata



La moda vuole la pelle abbronzata, come quella di Jennifer Lopez.

Escono in commercio i primi primer che perfezionano la grana della pelle e fanno durare più a lungo il make up applicato dopo.


La base era per questo apparentemente leggera, nonostante i vari strati di prodotti e il contouring con terre e bronzer superava di gran lunga l’uso del blush.


Gli ombretti sui toni del lilla, dell’azzurro e del bianco, con l’illuminante sotto l’arcata sopraccigliare e le sopracciglia tornano sottilissime, ma a ali di gabbiano.

Le labbra rigorosamente “frosted”, attraverso l'uso di rossetti sui toni del rosa chiaro metallizzato ed i lipgloss che non mancavano mai.


2010: era del selfie e del effetto naturale



Dall’attenzione per l’ambiente ai prodotti bio, alla skincare coreana, è decisamente un decennio di trasformazioni.


I consumatori sono più attenti alla cura del corpo e a ciò che si spalmato addosso. Con il nuovo millennio il make up diventa sempre più naturale non solo nell’effetto finale ma anche nell’utilizzo delle materie prime.

Il trucco minerale, formulato, per quanto riguarda la fase colore, esclusivamente con ossidi di ferro e polveri di origine naturale (per esempio la mica non di sintesi) per garantire la massima compatibilità con la pelle.


Un altro trend che ha caratterizzato il primo decennio degli anni duemila è rappresentato dalle formule mousse. Questi prodotti, in genere anidri e formulati con siliconi volatili e polveri sferiche, hanno focalizzato l’attenzione della consumatrice non solo sull’effetto finale ma anche sulla sensorialità durante il prelievo e l’applicazione sul viso. La stesura è semplice e veloce e lascia un sottilissimo film di prodotto dal finish matt-poudrè.


Molte donne però dicono no al trucco, non per mostrarsi naturali agli occhi degli altri ma perché vogliono far capire che si accettano come sono, senza finzioni, mentre i social continuano a sfornare influencer che recensiscono prodotti skincare, make up e bodycare.


Il make up nude si impone come nuovo modo di vivere il trucco. La protagonista è la pelle che deve risplendere di luce propria.

Ecco perché le case cosmetiche iniziano a produrre idratanti, BB Cream, primer, fondotinta e ciprie con principi attivi antiossidanti di alcuni alimenti, come il cocco, l’olio d’oliva e l’avocado, i cosiddetti superfood.


Il no al make up porta anche alla svolta ambientale.

Altro trend in forte ascesa è quello della “cosmetica tailor made”, ossia la personalizzazione di creme che, partendo da una base, vengono poi rese adatte alla propria pelle grazie all’aggiunta di ingredienti naturali e freschi.


Skincare coreana diventa punto di riferimento per la cura della pelle con il famoso Layering.



2020: di tutto un po'



Una cosa è diventata chiara nel 2020: siamo pronti a indossare di nuovo il trucco. Molti dei le più grandi tendenze di trucco dell'anno che si tratta solo di essere il tuo più in più, colorato e scintillante.


La laminazione delle sopracciglia è ormai un must. Folte e definite, la loro forma in base all'occhio e allo sguardo.


Pelle dall'aspetto sano, molto sunkissed grazie a blush rosa o rossi.

Lip balm e Fondotinta idratanti e antiageing per un effetto #cleangirlmakeup, molto naturale che lasciano spazio allo sparkle dei glitter sugli occhi.

Torna in voga la matita intorno alle labbra per un effetto volume.

Eyeliner sottile e make-up refillable in perfetto trend ecosostenibilità.


Capelli mossi stile beach waves o lisci e legati.

Skincare routine in tutte le salse, basta che la pelle splenda di salute.


Ultimi trend del 2022

  • Matita bianca nell'angolo interno dell'occhio.

  • Eyeliner per creare linee grafiche sulle palpebre

  • Sopracciglia fini (vedi Barbie Ferreira)

  • Labbra lucidissime e rossetti rossi

  • Pelle eteree

  • Pelli abbronzata

  • Matite a delineare e mettere in evidenza la rima inferiore dell'occhio

  • Brillantini intorno agli occhi

  • Ritorno alle tonalità marroni e bronzo

  • Cateye

Insomma di tutto un po'!!!





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